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Consente di tradurre la radiazione IR (non visibile a occhio nudo) riflessa da una superficie opportunamente stimolata, generando delle immagini in bianco e nero dette riflettogrammi. In certe condizioni, è possibile leggere gli strati più profondi dell’opera, come il disegno preparatorio e precedenti interventi di restauro.
La riflettografia infrarossa viene solitamente eseguita registrando immagini a due lunghezze d’onda, ovvero a 950 nm e a 1100 nm circa, interponendo filtri adeguati definiti tagliabanda. Queste immagini possono essere utilizzate anche per la produzione di immagini in Infrarosso falso-colore utili per caratterizzare alcuni pigmenti.